giovedì 16 giugno 2016

Intervista a Manuela Gostner: quando la famiglia va davvero tutta in pista

Normalmente, quando si parla di famiglie da corsa ci sono un padre e un figlio, o un padre e una figlia (seppur più raramente). Quando si parla della famiglia Gostner, invece, c'è quasi un intero nucleo, composto dal papà Thomas e dai figli Manuela, David e Corinna.

Ho parlato proprio con Manuela, la maggiore dei tre altoatesini. La storia dei Gostner mi ha incuriosito non solo per il poker di licenze di guida, ma per via della loro presenza contemporanea (grazie al team MP Racing) nel Ferrari Challenge Europe con David nel Trofeo Pirelli e Thomas, Manuela e Corinna nella Coppa Shell.




Di cosa parlate a colazione, in famiglia? Ho già idea della possibile risposta...
"I motori sono ormai un argomento centrale, già! Parliamo spesso delle nostre gare, di quelle fatte e da fare, degli altri campionati, degli altri piloti, delle notizie... E pensare che tutto è partito quasi per caso. Non siamo una famiglia con una tradizione nelle corse da mille anni come dicono altri, è nato tutto recentemente".

David è stato il primo a cominciare a correre.
"Lui era già appassionato, ha provato il kart e poi si è iscritto ad alcune gare. Papà lo ha seguito sempre da bordo pista, e la loro passione è proseguita oltre i kartodromo. Insieme sono andati a fare delle prove con una Ferrari 430 Scuderia e poi, grazie a Massimo Pepe della MP Racing si sono buttati nell'avventura del Ferrari Challenge con la 458. Per me e Corinna l'occasione si presentò nel 2014, quando sia David sia Thomas non potevano partecipare a una gara. Ci chiesero di sostituirli... Così ci presentammo a Cremona per testare la macchina. Prendemmo la licenza e arrivammo a Brno per la nostra prima gara. Di sicuro è successo tutto molto in fretta".

David, il compagno di squadra Erich Prinoth, Manuela e Corinna. Dietro di loro, Thomas.

Com'è stata la prima volta alla guida di una macchina da corsa?
"Non avevo nessuna esperienza diretta del mondo del motorsport, quindi è stato un misto di emozione e di paura, che poi nel corso della gara si è trasformata in concentrazione e competizione. Io e Corinna sapevamo comunque che non sarebbe stato sufficiente, avevamo e abbiamo ancora molto da imparare".

Da sinistra: Manuela Gostner, Deborah Mayer e Corinna Gostner

Così è arrivato Giorgio Sernagiotto come coach driver.
"Sì, Giorgio ci ha dato una grande mano. Io personalmente non mi aspettavo che il mondo dell'automobilismo fosse così complesso, quindi è utile per me vedere come posso raggiungere il mio limite. La prima volta in pista rimasi impressionata dalla quantità di istruzioni e di cose da valutare che erano saltate fuori. Da quel momento sono migliorata in alcuni aspetti: affronto le gare con più calma, nelle partenze sono più attenta e tranquilla, gestisco meglio le varie fasi del weekend, mi sento più coraggiosa. Lo dico di nuovo: è impressionante vedere un pilota professionista in azione sia a bordo sia ai box".


Con Giorgio Sernagiotto


Hai giocato a pallavolo e beach volley, così come Corinna ha avuto esperienze nella pallamano (in A1 con il Brixen e con la nazionale). Che punti in comune ci sono tra le tue attività sportive precedenti e l'automobilismo?
"Io e Corinna abbiamo sempre fatto sport, siamo persone competitive e mettiamo sempre molta passione in queste attività. Devo dire che personalmente il punto in comune principale è il pensare positivo anche dopo degli errori. Quando faccio un errore in una curva cerco di non pensarci e mi concentro sulla successiva; allo stesso modo nella pallavolo se perdi un punto devi subito focalizzarti sul set che viene dopo. I concetti di base - concentrazione, determinazione, passione - sono gli stessi. Un'altra differenza è che pallavolo e beach sono sport di squadra, mentre nell'automobilismo è vero che il team è importante, ma alla fine chi mette le ruote in pista è solo il pilota. Sono comunque fortunata: è più semplice passare da uno sport di squadra a uno individuale rispetto al percorso contrario".

Manuela e Corinna (di spalle)


La famiglia Gostner, in un certo senso, è una squadra. Cosa pensi di ognuno di voi?
"David è un super talento, ha un controllo della macchina che è davvero speciale e sono sicura che non ha nulla da invidiare a piloti più quotati. Il papà è... un papà; ci vuole bene, è fiero di noi ed è fondamentalmente il capogruppo, mantiene l'armonia. Da quando ci siamo noi ha cominciato ad andare più forte anche lui! Corinna è davvero super determinata e decisa in pista, mentre fuori è sempre sorridente e disponibile. Io sono più o meno come lei, forse è più pacata mentre io sono più passionale. Di sicuro la nostra personalità cambia molto quando saliamo in macchina".

Che cosa segui del motorsport, e che in che serie ti piacerebbe correre?
"Seguo molte serie, sia in tv sia sui social media, come DTM, F1, Rally, il GT Italiano, il Blancpain GT, l'ELMS... Senza contare che in circuito ho fatto amicizia con molti piloti che poi vanno a correre altrove, e allora ho voglia di informarmi anche su quanto stanno facendo. Prima di cominciare a correre non sapevo nulla di questo ambiente, quindi per non essere un pesce fuor d'acqua ho voluto informarmi e seguire il più possibile. Personalmente sarei felicissima di poter correre un campionato internazionale importante come il Blancpain oppure il GT Italiano che è di alto livello. Ma c'è tanta strada da fare, prima".

Prima fila in basso, a sinistra per il team MP Racing

Le donne nel motorsport sono purtroppo ancora poche, sebbene ci sia da qualche anno una positiva crescita. Tu e Corinna come siete state accolte nel paddock?
"Abbiamo avuto un'accoglienza incredibile. Ci ha fatto molto piacere e non abbiamo avuto a che fare con persone acide o cose del genere. Abbiamo molti amici nel Ferrari Challenge e tutt'ora è sempre una cosa speciale arrivare in circuito. È un ottimo ambiente".

***

Il punto di vista di Giorgio Sernagiotto
Giorgio Sernagiotto, attualmente pilota nell'ELMS con Villorba Corse (insieme a Roberto Lacorte e Niccolò Schirò) e saltuariamente anche nell'European GT4 insieme a Luca Anselmi, conosce bene la famiglia Gostner. Ho chiesto a lui un parere tecnico e personale sui quattro piloti.

Thomas. "È un concentrato di energia e amore nei confronti dei suoi figli. Lui è il vero motore della passione, che condivide al 100% con tutti e tre. Si tratta di un uomo molto deciso e sicuro, doti che porta anche in pista".

David. "Grande talento naturale e in costante crescita. Per me lui è pronto a fare il grande salto nelle GT3".

Corinna. "È una super mamma e ha grande costanza, ed è stata bravissima nel 2015 nonostante abbia dovuto saltare più di mezza stagione per un delicato intervento al collo".

Manuela. "Ha un carattere solare; è sempre entusiasta e sorridente, oltre che determinata. Inoltre ha davvero un grande potenziale".

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