lunedì 6 aprile 2015

L'Automobilismo che vorrei

L'automobilismo dovrebbe essere strutturato a livelli ben precisi e resistenti nel tempo. La proliferazione dei campionati e il restringimento delle griglie hanno messo in pericolo la pseudo organizzazione preesistente, con cancellazioni anche eccellenti di serie gloriose.

Sembra di assistere a una diaspora non molto sportiva, con centinaia di campionati che seguono centinaia di regolamenti diversi. Non esistono sistemi precisi come nella NBA, o in un qualsiasi campionato nazionale di calcio. Eppure, questi ultimi sono meccanismi ben oliati dove è facile intervenire per tappare eventuali falle.


Penso spesso a una soluzione per il motorsport.

Ecco quindi come farei. Prima di tutto, vorrei un sistema gerarchico lineare nel quale a ogni vincitore viene assicurato il budget per salire di livello. In cima a questi grattacieli - uno vicino all'altro - vorrei F1, World Series (un'alternativa alla F1 a buon mercato), Indycar, la Sprint Cup della Nascar, WTCC, WEC, WRC, un mondiale salite, un mondiale GT3 e un mondiale riservato alle V8. Discorso a parte per la Formula E: il format sta avendo successo, ma per parlare di serie propedeutiche a questa c'è ancora molto da studiare. In totale sarebbero oltre 250 equipaggi in lizza per un successo mondiale.

Inserirei nella corsa alla F1 anche un campionato F2 (attualmente allo studio) che possa accogliere i numerosi aspiranti al Circus, ma più che una serie B sarebbe una A2 con potenze simili a quelle che si potrebbero avere nelle World Series.

Poi: tre F3 continentali per Europa, Sudamerica e Asia/Oceania, una Indy Lights per gli Stati Uniti, una GP3 a livello europeo e asiatico, campionati turismo per 5 continenti, campionati GT3 per 4 continenti, campionati LMP2 per tre continenti, campionati WRC per 5 continenti, campionati di velocità salita per almeno 3 continenti e 4 campionati V8. Non male, eh?

Infine, a livello nazionale, l'imbarazzo della scelta: tra F4, GP4, Nascar, TCC, GT3, V8, campionati Prototipi, rally e salite ogni Paese potrebbe riuscire a capitalizzare una ventina di equipaggi pronti ad assaltare la diligenza.

Come cuscinetto finale, i monomarca a ruote coperte. Campionati che piacciono e che devono esistere indipendentemente dal sistema.


L'unico requisito richiesto per partecipare al campionato di livello maggiore? Il conseguimento della Top 5 l'anno precedente. In questo modo sarebbe concesso solamente ai più veloci di salire di categoria, escludendo dalla promozione i piloti con la valigia ma senza talento.

Un sistema più comprensibile e a premi crescenti darebbe inoltre la possibilità ai talenti a corto di grano per salire di livello. Sarebbe invece inutile creare un'organizzazione per permettere a tutti di vincere qualcosa, perchè non sarebbe più sport. E se tutti dovessero dividere una torta minima, resterebbero solamente le briciole.

Altri punti centrali della riforma:

  • Zero dispersione di denaro speso in trasferte non adatte al livello del campionato in questione.
  • Iscrizione consentita a un numero massimo di 24 o 26 vetture, esclusi i campionati come Nascar o Indycar
  • Riduzione delle tasse d'ingresso
  • Semplificazione dei regolamenti per arrivare a un minor costo di gestione per ogni singola vettura
  • Uniformità dei regolamenti sportivi e tecnici per ogni singolo step all'interno di una categoria (ad esempio, con la stessa GT3 si potrebbe competere a livello nazionale, continentale o mondiale semplicemente aggiungendo o variando un numero esiguo di componenti)

E soprattutto niente Balance of Performance, per favore. Questo trucco per non far offendere le case e i tirapiedi del marketing non ha portato a un riempimento delle griglie, nella chimera di dare una vittoria a tutti. Il miglior pilota deve poter finire nella miglior macchina, non c'è modo più genuino per stabilire le gerarchie in campo.



Ora, ecco uno specchietto spiegato bene riguardo alla struttura dei campionati.

F1
Sottoclassi: F2 (mondiale) - F3 (a livello continentale) - F4 (a livello nazionale)

Formula E
Sottoclassi da sviluppare in futuro

WSR (un mix tra le attuali monoposto WSR e GP2)
GP3 (continentale) - GP4 (nazionale basato sulle attuali F.Renault)

WTCC (con vetture TC1)
TCC (continentale, vetture TC2) - TCC (nazionale con vetture TC3)

WGT3 (sulla falsariga della Blancpain GT Series)
GT3 (continentale) - GT3 (nazionale)

WV8 (compromesso tra DTM e V8 australiano)
V8 (continentale) - V8 (nazionale)

WEC (endurance con LMP1 e LMP2)
LMP2 (continentale) - Campionato Prototipi (nazionale)

WRC
S2000/1600 (continentale) - S2000/1600/gruppo N (nazionale)

Mondiale Salite
Continentale Salite - Nazionale Salite

Indycar
Indy Lights - Indy Junior (un mix tra le ultime due serie dell'attuale Road To Indy)

Nascar
Nascar continentale - Nascar nazionale

Con uno scenario del genere, in Italia potrebbero esserci molte opportunità di correre in campionati sanzionati dalla FIA o comunque facenti parte di un sistema ben più grande. Un campionato di F4, uno di GP4, un Italiano Turismo, l'Italiano GT e l'Italiano prototipi, assieme a rally e salite, esistono praticamente già nel nostro panorama. La parte fondamentale del discorso qui riguarda cosa NON bisogna fare. Ad esempio, organizzare campionati paralleli che finiscono per succhiare risorse a tutti, dimezzando le griglie e l'interesse. Oppure portare carte in tribunale per interpretazioni di regolamenti fin troppo nazionali.

Infine, un grosso sforzo da parte di tutti sarebbe richiesto per ovviare a uno dei problemi fondamentali del motorsport: il calendario annuale. Non ha assolutamente senso porre nello stesso giorno grandi classiche come la Indy 500 e Montecarlo, oppure un qualsiasi Gran Premio con la 24 Ore di Le Mans o del Nurburgring. Bisogna dare l'opportunità ai piloti di poter correre 2 campionati completi contemporaneamente, senza dover preoccuparsi del calendario.

L'obiezione principale potrebbe essere: come fai tu, senza conti in tasca, a definire quanti campionati e quanti piloti potrebbero coesistere sotto lo stesso tetto? Non posso definire, infatti, nulla di preciso. Questo è un sogno, un sogno però a portata di realizzazione.

Nessun commento:

Posta un commento