lunedì 10 novembre 2014

Hamilton VS Rosberg: cosa dice la matematica

E così, dopo lo strano Gran Premio del Brasile tutto incentrato sul consumo delle gomme, siamo arrivati quasi all'epilogo del Mondiale di F1 2014. Come già si poteva immaginare dopo la prima gara dell'anno, a lottare per il titolo sono rimasti solo Hamilton e Rosberg, con in vantaggio l'inglese per soli 17 punti. Come previsto in un post precedente (...o quasi), Hamilton ha dato il meglio di sé nelle ultime gare ma non è stato sufficiente a conquistare l'alloro in anticipo.


Ad Abu Dhabi saranno assegnati i doppi punti, una spada di Damocle soprattutto su Hamilton, costretto a fare meglio di Rosberg per evitare rischi inutili.

Dal punto di vista sportivo è Hamilton a meritarsi maggiormente questo titolo. Ha vinto ben 10 gare, con l'aggiunta di 7 pole position e 7 giri veloci. Nico Rosberg ha vinto 5 gare, nonostante sia partito in pole 10 volte (i giri veloci sono stati, anche per lui, sette).

Lewis, dopo aver vinto il titolo mondiale nel 2008 in extremis a Interlagos, dovrà sudarsela anche quest'anno. Negli Emirati sarà lui ad avere più pressione addosso, perché le combinazioni a suo favore non lasciano spazio a interpretazioni o calcoli. Vincerà il mondiale se:

- Arriva davanti a Rosberg, in qualunque posizione in classifica
- Si ritirano entrambi
- Se si ritira solo Rosberg

Nico, come ha già sostenuto in conferenze stampa e interviste, ha bisogno di aiuti "esterni". Potrà vincere il titolo se:

- Arriva primo e Hamilton si classifica terzo o peggio
- Giunge secondo e Hamilton arriva sesto o peggio
- Arriva terzo con Hamilton settimo o peggio
- Arriva quarto con Hamilton nono o peggio
- Arriva quinto con Hamilton decimo o peggio

Classifiche del genere non dipenderanno quindi dal solo comportamento di Rosberg; Nico deve sperare in guasti meccanici o errori madornali del compagno di squadra, oppure di un exploit delle Williams o delle Red Bull. Ferrari e Mclaren, salvo stravolgimenti dettati dall'entrata della safety car, difficilmente saranno decisive; lo potrebbero essere solo nel caso in cui Hamilton navigasse oltre la 7° posizione.



Ricciardo è saldamente al terzo posto nel mondiale, mentre per il 4° posto sono matematicamente in lizza Vettel, Alonso e Bottas.

Più interessante la situazione tra i costruttori. Mercedes ha già vinto il titolo, e Red Bull è sicura del secondo posto. Al terzo posto possono ambire Williams e Ferrari. La scuderia di Maranello, tuttavia, deve più guardarsi le spalle, perché dietro di lei preme la Mclaren. Anche la Force India, matematicamente, potrebbe arrivare 4°; per farlo però dovrebbe concludere con una straordinaria doppietta contemporanea ad una debacle Ferrari con doppio ritiro o al massimo un 10° posto. Impresa improbabile!

Per le posizioni dietro Force India è una lotta serrata. Toro Rosso 30 punti, Lotus 10, Marussia 2, Sauber e Caterham 0. Salvo miracoli della colletta popolare Caterham, ad Abu Dhabi saranno presumibilmente 18 le vetture in pista. Ciò significa che Sauber avrà la concreta possibilità di stravolgere la sua deludente annata semplicemente con un 7° posto. Infatti, grazie al punteggio 50-36-30-24-20-16-12-8-4-2, neanche la Toro Rosso può dormire sonni tranquilli. Basta una giornata storta di Jev e Daniil per far piombare la scuderia addirittura al 9° posto.

Per superarla, Lotus dovrà portare due macchine a punti, considerando comunque impensabile un piazzamento nei primi cinque. Sauber potrebbe superare Marussia con facilità (un decimo posto la porterebbe davanti, visto che a parità di punti si calcolano tutti gli altri piazzamenti) e può anche sognare di sopravanzare la Lotus, visto che tra di loro ci sono solo 10 lunghezze. Sarebbero soldi fondamentali per la compagine elvetica, una delle scuderie più a rischio di tracollo finanziario...




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